Il post partum è quel periodo che segue la nascita di un bambino. Questo è un tempo speciale, dove finalmente mamma e figlio si guardano negli occhi, si scoprono, si (ri)conoscono dopo i nove mesi di vita intrauterina.
L’intera famiglia rinasce sotto una nuova forma. E la donna si trova a dover affrontare una nuova fase della sua vita, dove tutto è nuovo. In questi mesi, oltre a prendersi cura del bambino, è fondamentale che non si dimentichi si se stessa.
In studio ricordo sempre alle neo mamme: “se stai bene te, allora riuscirai a stare meglio con tuo figlio”.
Il rischio concreto è che la donna dia tutta se stessa per il bene del figlio e della famiglia in generale, tralasciando completamente il proprio benessere. Fate attenzione!
Dopo il parto si possono presentare numerosi disturbi, alcuni anche in continuità con il periodo della gravidanza. Ho approfondito in altri articoli la gravidanza e l’osteopatia e il mal di schiena in gravidanza.
Ci può essere un mal di schiena lombare o lombosacrale, magari anche con sciatalgia (la sciatica) o cruralgia, dolore al pavimento pelvico o in regione inguinale. Sempre di carattere muscolo scheletrico, il dolore si presenta spesso anche a livello cervicale, nella zona delle spalle o delle scapole.
Ho parlato in maniera più estesa in articolo apposito della diastasi addominale, perché è una problematica molto diffusa e spesso sottovalutata.
Ci sono poi tutti quei disturbi neurovegetativi, come mal di testa o giramenti, oppure legati all’intimo della persona, come ansia se non addirittura depressione. I sintomi sono molteplici, sia specifici di queste problematiche sia di carattere psicosomatico, cioè con origine psicologica ed espressione fisica.
Si stima che, nel mondo occidentale, il 15% delle donne soffra di depressione nel post partum.
SI deve tenere in considerazione le conseguenze legate alle eventuali cicatrici. Mi riferisco sia a quella del taglio cesareo, sia a quelle dovute a episiotomia o lacerazioni spontanee.
Infine ricordo tutti quei disturbi legati alla regione addominale, spesso non così precisi e definiti, soffusi e prolungati nel tempo, che incidono negativamente sullo stato di benessere della donna.
Post partum e Osteopatia
L’osteopata può essere di grande aiuto alla donna in questa fase delicata della sua vita.
Come sempre, il punto di forza dell’osteopatia è quello di osservare la persona che si ha davanti nella sua interezza, senza tralasciare nulla, tenendo in considerazione tutto ciò che ha a che fare con lei, dentro e fuori di lei. Ne parlo approfonditamente spiegando i principi fondamentali dell’osteopatia.
Proprio per questo durante la prima seduta ha luogo un approfondito colloquio con la donna, per capire sempre di più la natura del suo bisogno.
Scopri come funziona una seduta osteopatica.
Come prima cosa, è importante valutare l’aspetto posturale, quindi la mobilità della colonna vertebrale e soprattutto di bacio e sacro. Senza dimenticare il torace e le anche, che hanno dovuto compiere alcuni adattamenti durante la gravidanza.
La valutazione procede poi a livello viscerale, sempre in considerazione a ciò che durante la gestazione. Consideriamo che per “lasciare spazio” all’utero e al bambino in crescita, tutti gli organi addominali si sono letteralmente spostati, per poi tornare gradualmente al loro posto dopo il parto.
Anche la valutazione delle cicatrici è fondamentale. Sia in caso di parto cesareo, sia in caso di esiti di episiotomia o lacerazioni spontanee, le cicatrici sono un punto particolarmente sensibile che se non trattate possono dare luogo potenzialmente anche a grossi disturbi. Si possono trattare sia direttamente, ove possibile, sia indirettamente, rispettando la sintomatologia e la sensibilità della donna.
Solitamente eseguo poi con una valutazione a carattere più generale, per guardare tutta la donna nel suo insieme. Per questo faccio una valutazione craniosacrale e poi pongo la mia attenzione sulla componente fasciale e fluidica.
Lungi da me affrontare direttamente problematiche di natura psicologica (per questo è necessario avvalersi degli specialisti appositi), ma allo stesso tempo sono convinto di dovere tenerne conto proprio per le enormi implicazioni che hanno sulla persona. Con l’osteopatia si può avere una certa influenza indiretta e secondaria anche su queste problematiche, con un percorso somatopsichico, che segue “in senso inverso” la problematica psicosomatica.
Il punto non è e non può essere voler tornare come prima a tutti i costi. A mio avviso, l’obiettivo più interessante è scoprire un nuovo equilibrio e un nuovo stato di benessere ottimale: è impossibile non tenere conto di ciò che è appena successo, è nato un bambino.
Post partum: come affrontarlo al meglio con l’osteopatia
Il post partum è quel periodo che segue la nascita di un bambino. Questo è un tempo speciale, dove finalmente mamma e figlio si guardano negli occhi, si scoprono, si (ri)conoscono dopo i nove[...]
Mal di testa, cefalea, emicrania: cosa fare?
Che cosa indicano i termini cefalea, emicrania e mal di testa? Prima di tutto proviamo assieme a fare un po' di chiarezza, a capire di cosa stiamo parlando. Successivamente arriveremo al punto della questione: cosa si[...]
Mal di schiena in gravidanza: cosa posso fare?
Il mal di schiena in gravidanza è molto più frequente di quel che si pensi. Si stima che fino al 70% delle donne soffrano di mal di schiena durante i mesi della gravidanza. [...]