Devo mettere dei vestiti particolari oppure devo portarmi un cambio?
Come mi vesto per andare dall’osteopata?
Queste domande mi vengono fatte spesso, perché ogni persona vuole essere sicura di presentarsi nel mio studio con l’abbigliamento adeguato.
Ma davvero c’è bisogno di vestirsi in una determinata maniera per andare dall’osteopata?
Scopri di più su come si svolge una seduta osteopatica.
L’aspetto fondamentale che sottende la risposta a questa domanda è la ricerca di ciò che favorisce il benessere della persona. Infatti, non dobbiamo dimenticare che l’obiettivo per cui le persone vengono nel mio studio è stare bene.
Come mi vesto per andare dall’osteopata?
Ci sono dei valori e delle priorità che possiamo descrivere con alcuni principi di massima, che sono sempre validi nel mio studio.
- I miei pazienti devono sempre essere a proprio agio, da quando entrano a quando escono dal mio studio.
- Ricerco sempre la modalità migliore affinché possano sentirsi liberi e senza costrizioni, anche rispettando i tempi di adattamento propri di ciascuno.
- Lo stato di confort è un importante fattore di supporto al trattamento.
Proprio per questi principi, che si rifanno comunque ai tre principi fondamentali dell’osteopatia, io suggerisco ai miei pazienti di venire nel mio studio vestiti come preferiscono.
Anche perché, in realtà, nella maggior parte dei casi risulta più comodo e più efficace togliere alcuni indumenti, come maglia e pantaloni, e rimanere in biancheria intima.
Questo risulta fondamentale per poter valutare il paziente anche dal punto di vista visivo. Permette di osservare con maggiore precisione la presenza di asimmetrie, posture viziate, anomalie, cicatrici e tanto altro ancora.
Ovviamente, di volta in volta, valuto quali vestiti sia necessario chiedere di togliere, in base sia alle necessità tecniche osteopatiche e valutative sia alla sensibilità del paziente stesso.
In nessun caso è mia intenzione mettere in difficoltà la persona che ho davanti, prima di tutto per rispetto nei sui confronti, ma anche per una “convenienza” osteopatica. Infatti, una persona a proprio agio riesce ad esprimere una maggiore capacità ricettiva, amplificando quindi l’efficacia del trattamento osteopatico.
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